Chi è l’artista del nuovo millennio? Quali sono le expertise che deve possedere? Come si modificano le pratiche artistiche alla luce di una società che cambia?
La tecnologia è entrata nel mondo dell’arte non solo come orizzonte da comprendere e analizzare ma anche come nuovo linguaggio. Negli ultimi decenni si è andata consolidando una nuova figura di artista che lavora in team con tecnici e ingegneri, in dipartimenti scientifici o in aziende del settore tecnologico: un artista tutt’altro che fuori dal mondo, ma che al contrario opera all’interno di processi reali di innovazione tecnologica e scientifica. Raccontando le esperienze artistiche e le tematiche affrontate nella mostra “Is this real? L'arte nell'epoca della Game Engine Culture", l'incontro offre nuove prospettive sulle relazioni molteplici e multidirezionali che intercorrono tra il mondo dell’arte e quello dell’innovazione tecnologica, spesso percepiti come contrapposti ma che in realtà presentano numerosi punti di connessione.
Valentino Catricalà (Roma, 1983), studioso e curatore d’arte contemporanea, si è specializzato nell’analisi del rapporto degli artisti con le tecnologie e con i media. Attualmente è curatore della MODAL Gallery della SODA-School of Digital Art di Manchester e lecturer presso la Manchester Metropolitan University. È, inoltre, direttore della sezione Arte della Maker Faire-The European Edition, e art consultant per il Sony CSLab di Parigi. È stato direttore e fondatore del Media Art Festival di Roma (Museo MAXXI-Fondazione Mondo Digitale). Su questi temi è dottore di ricerca presso l’Università degli Studi Roma Tre, ed è stato Post Doc Research Fellow nella stessa Università. Ha svolto ricerche in importanti centri, quali lo ZKM di Karlsruhe, la Tate Modern, l’Università di Dundee, partecipando a convegni internazionali e scrivendo diversi saggi in libri e riviste specializzate (academia.edu). È autore di Arte e tecnologia nel terzo millennio. Scenari e protagonisti (Electa, 2020, con Cesare Biasini Selvaggi), Media Art. Prospettive delle arti verso il XXI secolo. Storie, teorie, preservazione (Mimesis, 2016) e The Artist as Inventor (Rowman & Littlefield, 2021).
L'incontro fa parte del ciclo L'ARTE, NOI E LA TECNOLOGIA, all'interno della programmazione di Modena-City of Media Arts e grazie alla collaborazione con MEMO-Comune di Modena è valido come esperienza formativa per gli insegnanti di ogni ordine e grado. Iscrizioni sul sito di MEMO qui.
Le lezioni, curate dalla Scuola di alta formazione, indagano sulla relazione tra l’arte contemporanea e i paradigmi dell’innovazione tecnologica. Oggi, più che mai, le interconnessioni tra questi ambiti sono molteplici e mutevoli: le tecnologie digitali sono al contempo strumento di creazione artistica e mezzo della sua fruizione, oltre che stimolo per una riflessione sulla nostra condizione postumana, tra cyborg e antropocene. Indagare queste relazioni risulta di fondamentale importanza non solo per comprendere le ultime tendenze della ricerca artistica nelle Media Arts, ma anche per acquisire indispensabili strumenti di lettura della nostra società iper-tecnologica, immaginando nuovi scenari futuribili e possibili rapporti con le macchine intelligenti. Infine, studiare il lavoro degli artisti permette di comprendere le sorprendenti potenzialità del loro pensiero laterale, anche nel campo della ricerca tecnologica e scientifica.
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I'm Terribly Sorry by Rachel Maclean
Courtesy MODAL Gallery