Cesare Leonardi. L’architettura della vita

15.09.17 -
18.02.18

Si tratta della prima importante retrospettiva dedicata a Cesare Leonardi (Modena, 1935-2021), figura poliedrica quanto inedita nel panorama architettonico e artistico contemporaneo.

A cura di Andrea Cavani e Giulio Orsini

Si tratta della prima importante retrospettiva dedicata a Cesare Leonardi (Modena, 1935-2021), figura poliedrica quanto inedita nel panorama architettonico e artistico contemporaneo.

Nel corso di una attività durata oltre cinquant’anni Leonardi si è occupato di architettura, urbanistica, fotografia, design, pittura e scultura, lavorando costantemente al confine tra progettazione e pratica artistica. La mostra presenta al pubblico il patrimonio di opere e documenti custodito nella sua casa-studio, oggi sede dell’Archivio, e racconta l’avventura straordinaria di una vita dedicata al progetto.

Cesare Leonardi si laurea in architettura nel 1970 a Firenze, dove segue i corsi di Adalberto Libera, Ludovico Quaroni, Leonardo Savioli. Nel 1963 apre a Modena con Franca Stagi uno studio che si afferma nella realizzazione di oggetti di design in vetroresina. La Poltrona Nastro, il Dondolo, la Poltrona Guscio e molti altri arredi, che compaiono su riviste e libri di design internazionali dell’epoca, sono esposti nei più importanti musei del mondo: MOMA di New York, Victoria and Albert Museum di Londra, Vitra Design Museum di Weil am Rhein.

Parallelamente, a partire dagli anni Settanta, lo studio si occupa di architettura e di parchi pubblici. La proposta formulata per Parco della Resistenza a Modena (1970) ha come fondamento lo studio degli alberi: una ricognizione fotografica di oltre 300 specie arboree, ridisegnate in scala 1:100, poi raccolte, dopo venti anni di lavoro, nel volume L’Architettura degli Alberi (autori Cesare Leonardi e Franca Stagi, Mazzotta 1982), ancora oggi strumento insuperato per la progettazione del verde. Vengono realizzati progetti come il Centro Nuoto di Vignola (1975), il Centro Nuoto di Mirandola (1977-1980), il restauro del Collegio San Carlo (1977) e Parco Amendola (1981).

Dal 1983 Leonardi avvia una attività autonoma in cui la ricerca e la sperimentazione sono prevalenti e orientate alla definizione di un ‘sistema’. I Solidi e la Struttura Reticolare Acentrata (SRA) testimoniano tale approccio sia rispetto agli oggetti di arredo che al verde e al territorio. I Solidi nascono come una produzione interamente artigianale senza committente, ‘per sé’. Sono progettati a partire da un unico materiale, il legno d’abete verniciato in giallo di spessore 27 mm (solitamente utilizzato come cassaforma per il calcestruzzo) e da un solo formato, una tavola larga 50 centimetri e lunga 150 (o multipli e sottomultipli 100, 150, 200, 250, 300 centimetri), tracciata e tagliata, senza scarto di materiale. Da questo limite apparente scaturiscono invece innumerevoli possibilità, tanto che i prototipi realizzati sono centinaia (sedie, poltroncine, sgabelli, tavoli, armadi, divani). Analogamente, le applicazioni della SRA mostrano la flessibilità di una maglia poligonale modulare, capace di adattarsi al contesto e accogliere il cambiamento creando un ambiente in cui uomini ed alberi convivono in equilibrio, come testimonia la Città degli Alberi di Bosco Albergati a Castelfranco Emilia (1990).

L’attività di fotografo risale alle origini e lo accompagna in tutta la sua produzione quale strumento per documentare, indagare, scoprire. Fotografa gli alberi nelle diverse stagioni, le ombre proiettate a terra e sugli edifici, le città, le architetture storiche, le sculture, i modelli di architettura, gli oggetti di design, la vita quotidiana.

Dal 2000, terminata l’attività professionale, si dedica principalmente alla fotografia, alla scultura e alla pittura.

La mostra racconta il carattere trasversale e interdisciplinare della sua ricerca. Non si tratta di una mostra di architettura in senso stretto ma di progettualità in senso ampio: la produzione di Leonardi è un sistema cinetico che è passato da un ambito all’altro senza soluzione di continuità.

Poltrona Nastro e Solidi, elementi che accostati appaiono antitetici, quasi fossero stati progettati da autori diversi, sono invece il punto di partenza e l’esito di un percorso - dall’oggetto perfetto al sistema artigianale - che si è sviluppato con gradualità e coerenza. Un percorso controcorrente rispetto ai canoni della contemporaneità.

Accompagna la mostra il catalogo Cesare Leonardi. L’Architettura della Vita (Lazy Dog Press, 2017, 320 pp.) con testi di Giulio Orsini, Andrea Cavani, Stefano Bulgarelli, Daniele De Luigi, Andrea Costa, Lucia Miodini, Paola Viganò, Eugenio Gazzola, Giancarlo Martinelli, Veronica Bastai, Francesco Samassa, Jessica Pagani, e un reportage fotografico di Joseph Nemeth. Il catalogo è a cura di Andrea Cavani e Giulio Orsini con l'apporto grafico di Bunker, che si è occupato anche del progetto grafico e del sito web della mostra.

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