L'allestimento presenta cinque torrette d'appostamento, ciascuna riferita al profilo di diverse tipologie di cacciatori: il cacciatore-dandy s'affaccerà da una postazione di tiro arredata con sfarzo, con specchi e suppellettili eleganti, somigliante a un nobile casino di caccia; Il cacciatore-bibliotecario, avrà invece sistemato la sua torretta, con attenzione maniacale; il cacciatore-ingordo, - che spara (e uccide) con il fine ultimo del cibo - presenterà al visitatore una tavola apparecchiata, salumi e selvaggina appesi al soffitto , mentre il cacciatore-sciatto, avrà mescolato alle sue cose in disordine riviste pornosoft. Per finire The Ruin, una torretta d'avvistamento crollata a terra, dove tutto è abbandonatoi. Completano la mostra, a cura di Dieter Buchhart e Verena Gamper, una selezione di disegni preparatori, 6 stendardi in feltro che ritraggono animali-prede e l'opera dal titolo Men and Game, una serie di circa cento fotografie di diverse provenienze ed epoche, allestite insieme in una grande installazione a parete.