Il 13 settembre 2019, giorno di apertura della diciannovesima edizione del festivalfilosofia (in programma fino al 15 settembre a Modena, Carpi e Sassuolo), Fondazione Modena Arti Visive inaugura una serie di mostre e iniziative che indagano il tema di questa edizione, persona, attraverso punti di vista differenti.
In Where are we now?, l’artista napoletano Vittorio Guida racconta attraverso una serie di opere – 2 video, 6 foto, 1 installazione scultorea – il mondo contemporaneo con un linguaggio universale, interrogandosi su ciò che siamo oggi o, meglio, su “dove” siamo oggi, in che mondo, in che cultura, in che relazioni, in che spazio. Quello che risulta è il ritratto di una società che sta perdendo il senso della comunità, dominata dalla paura, dal rancore e dall’ostilità.
Vittorio Guida è un fotografo che ha lavorato in diversi ambiti e realizzato immagini in numerose parti del mondo, con particolare attenzione nei confronti di due aree considerate centrali per il futuro sviluppo del pianeta: la Cina e l’Africa. Il percorso espositivo si apre con l’installazione scultorea che presenta un esercito di statuine di Mao Zedong rappresentato come “gatto della fortuna” (in cinese Zhao Cai Mao, con evidente calembour).
Le due serie fotografiche vedono, invece, protagonisti un robot di ultima generazione, capace di movimenti autonomi grazie a una rete neuronale artificiale, e un grillo “metallizzato”, insetto tenuto comunemente in cattività in Cina come animale da compagnia o da combattimento. Il dialogo a distanza tra esse tocca numerosi temi tra cui quelli dello sviluppo della personalità e della libertà individuale. I due video Where are we now? Volume 1 e Volume 2 (di cui il secondo inedito e prodotto appositamente per questa mostra) costituiscono un insieme magmatico di immagini che non obbediscono a regole di unità stilistica ma fanno coesistere temi e generi, colore e bianco e nero, fotografia diretta e montaggi digitali, rispecchiando la liquidità del mondo contemporaneo. Nel loro succedersi le immagini a poco a poco perdono il contatto con la realtà che le ha originate per restare solo immagini, bozze per una sceneggiatura o frammenti di un enorme e disordinato archivio. “La lingua usata da Vittorio Guida – evidenzia Daniel Pittèri, Direttore Fondazione Modena Arti Visive – è una straordinaria ed efficacissima sintesi di primitivo e digitale, di pulsioni ancestrali mixate con le proiezioni, le paure, le speranze e le “ansietà” provocate e indotte da un futuro che ha smesso di essere tale perché vive sottotraccia e pienamente nella quotidianità”.
Evento collaterale nell’ambito di festivalfilosofia
Nel chiostro di Palazzo Santa Margherita, sabato 14 settembre, alle ore 22.30, si terrà l’incontro In sé fuori di sé, in cui Daniele Pittèri, direttore generale di Fondazione Modena Arti Visive, dialogherà con Vittorio Guida, Luisa Menazzi Moretti e Tommaso Mori, i tre artisti protagonisti delle mostre in corso negli spazi della Fondazione. Nel corso della serata, in linea con il tema “persona”, si affronteranno i concetti d’identità e alterità, di individuo e gruppo, di essere e apparire, presentando il pensiero degli autori attraverso le loro opere più significative.