Promuovere e valorizzare l’arte contemporanea italiana, sostenendo la produzione di opere di artisti emergenti o già affermati, ed esponendole negli Istituti Italiani di Cultura all’estero. Questo l’obiettivo di Cantica21, un’iniziativa lanciata congiuntamente da MAECI, Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, e MiC, Ministero della Cultura, nel 2021, in occasione dei 700 anni dalla morte di Dante Alighieri. Tra i 45 progetti selezionati dalla commissione, su 293 presentati, figurano quelli dei due giovani artisti che saranno ospiti in SpazioF mercoledì 15 febbraio alle ore 17,30. Jacopo Valentini e di Martina Zanin, le cui opere sono entrate a far parte della Collezione Galleria Civica del Comune di Modena, gestita da FMAV Fondazione Modena Arti Visive. A intervistarli Daniele De Luigi, curatore FMAV, che presenterà anche la pubblicazione dei volumi Jacopo Valentini, Concerning Dante - Autonomous Cell e Martina Zanin, Older than love.
Dopo essere state esposte a Palazzo Santa Margherita nel settembre 2021, l’opera di Zanin è stata ospitata in una galleria di Dubai grazie all’Istituto Italiano di Cultura di Abu Dhabi negli Emirati Arabi Uniti, mentre quella di Valentini è attualmente esposta presso l’Istituto Italiano di Cultura di Addis Abeba, in Etiopia.
L’opera di Jacopo Valentini si intitola Concerning Dante / Autonomous cell, ed è una ricerca artistica nell’ambito dei cultural studies legati alla Divina Commedia e alla figura di Dante Alighieri, di cui ha ripercorso lungo l’Italia i viaggi reali e quelli immaginifici. Nel lavoro fotografico vengono raccontati tre luoghi, interpretati simbolicamente come i varchi verso Inferno, Purgatorio e Paradiso: i Campi Flegrei erano per gli antichi l’accesso agli inferi; la Pietra di Bismantova è ritratta a simboleggiare il Purgatorio, il Delta del Po è invece la figurazione del Paradiso. Per ogni luogo è stato realizzato un dittico fotografico composto da un ritratto del paesaggio e uno still life che riproduce raffigurazioni della Commedia eseguite da grandi artisti del passato.
Il progetto di Martina Zanin invece, Older than love, è un’opera multimediale che prende come punto di partenza il rapporto personale dell’artista con il padre, sviluppandolo attraverso la metafora del falco e della sua preda, e creando un parallelismo tra l’aggressività animale e umana. L’opera d’arte affronta il tema dell’aggressività e i sottotemi associati, come la paura, la rabbia e l’amore, sottolineando che in ogni legame di attaccamento è insito un elemento di aggressività. L’installazione multimediale è composta da fotografia, materiale d’archivio, video e suono, al fine di rendere manifesta, attraverso la sollecitazione di tutti i sensi, l’aggressività e l’ambivalenza delle relazioni, e la loro percezione.
Sarà possibile partecipare all’incontro in presenza in SpazioF (Via Emilia Centro 283/C – si consiglia l’iscrizione tramite l’App di Fondazione di Modena – oppure seguirlo in diretta streaming sul sito di Fondazione di Modena.
Immagine
Martina Zanin, Older Than Love, 2021 (particolare)
4 fotografie 80x100 cm, video 1’13”, audio 3’40”
Opera selezionata dall’avviso pubblico Cantica21. Italian Contemporary Art Everywhere | Sezione Under 35 (MAECI- DGSP/MiC-DGCC)
Courtesy Comune di Modena, Collezione Galleria Civica – Fondazione Modena Arti Visive