Il titolo del progetto è tratto da una delle lettere scritte a Felice Bauer da Franz Kafka, di cui ricorre quest’anno il centenario della morte. Con A terra tra gli animali, Marina Caneve esplora le ambiguità insite nel ruolo di dominio che l’uomo esercita sulla natura e le tensioni che emergono dalla sua relazione con gli altri animali. A partire da uno studio analitico del progetto Natura 2000, la rete di corridoi ecologici promossi dall’Unione Europea per preservare la biodiversità, l’artista mette in atto una connessione visiva tra le infrastrutture di collegamento per la fauna selvatica, i video generati dai sistemi di monitoraggio e il paesaggio delle riserve naturali, toccando temi chiave come migrazione e libertà di movimento, i diritti degli animali non umani, la conservazione degli ecosistemi e, in ultima analisi, la possibilità di ripensare al ruolo dell’essere umano nel mondo.
Tra le infrastrutture più importanti della rete ci sono i ponti, che facilitano la fauna nel superamento delle barriere architettoniche: le recinzioni dirigono i percorsi degli animali e le camere di monitoraggio ne tracciano i movimenti, mettendone in dubbio l’effettiva libertà. I ponti sono stati fotografati sul campo da Marina Caneve in diversi paesi UE: Paesi Bassi, Francia, Polonia, Repubblica Ceca, Germania, Belgio, Slovenia, Ungheria, Romania, Danimarca, Grecia, Spagna, Italia. Le immagini in bianco e nero richiamano l’idea di documento e di tipologia architettonica, evocando nell’installazione in mostra, realizzata in collaborazione con lo studio di exhibition design Etaoin Shrdlu, l’idea di infrastruttura per “riportare ordine cosmico”, ispirandosi al Monumento Continuo di Superstudio.
Una serie di fotografie a colori è invece dedicata al paesaggio delle riserve naturali, con particolare attenzione alla presenza animale, alle barriere e ai sistemi di monitoraggio dei flussi. Parallelamente, a partire dalla ricerca teorica sviluppata dall’autrice sui temi evocati dallo studio dell’infrastruttura, l’artista presenta una serie di fotografie come risposta alle ricerche culturali, tecniche e sociali sui temi delle infrastrutture, il design, gli animali e la loro rappresentazione, le politiche, la libertà di movimento e la preservazione della biodiversità. La ricerca visiva comprende architetture costruite dagli animali come i termitai.
A partire, inoltre, dal footage delle “camere trappola” installate dai ricercatori sui ponti a scopo di documentazione e monitoraggio, Marina Caneve ha realizzato un’installazione video a tre canali, a suggerire, attraverso la presenza di animali e uomini, una riflessione sulle politiche migratorie contemporanee, la sorveglianza e l’immagine involontaria. I video sono accompagnati da una traccia sonora originale composta da Renato Rinaldi, ispirata ai racconti di Kafka, tra cui “Josephine e il popolo dei topi”, ai suoni dell’ambiente naturale e a quelli di deterrenza per allontanare gli animali dal pericolo.
Il progetto, tra gli 11 selezionati dalla Commissione di valutazione nell’Ambito 1 - Committenza internazionale e acquisizione di nuove opere per i musei pubblici italiani, è stato presentato nel corso della sua realizzazione presso i numerosi partner culturali internazionali, approdando prima in Francia al CAP Centre d’Art di Saint-Fons e all’IIC di Lione, poi lo scorso novembre ad Anversa presso il FOMU Foto Museum in Belgio, in collaborazione con l’IIC di Bruxelles; a dicembre 2023 è stato invece nei Paesi Bassi, presso FOTODOK, spazio dedicato alla fotografia internazionale di Utrecht, grazie al supporto dell’IIC di Amsterdam. Triennale Milano ha infine ospitato un talk con l’artista lo scorso febbraio 2024. A terra tra gli animali è stato sviluppato anche grazie alla partnership scientifica e culturale con la Foundation for Biodiversity Research di Parigi.
Ad aprile la Scuola di alta formazione di FMAV ha proposto una masterclass con l’artista, due giornate con Marina Caneve per approfondire il suo metodo di lavoro, tra progettualità, editing e ricerca. Infine, il 26 aprile 2024 è stata inaugurata una mostra in Slovenia negli spazi del museo UGM - Maribor Art Gallery, partner di progetto di FMAV, nell’ambito di EKO 9 Triennial of Art and Environment. La mostra di Modena presenta il progetto completo e costituisce la tappa conclusiva.
Il progetto vanta anche due sponsor tecnici: l’editore Fw:Books di Amsterdam, che pubblicherà il libro On the ground among the animals, realizzato in collaborazione con il noto graphic designer Hans Gremmen, e Ghella, la più antica azienda italiana di grandi infrastrutture nata nel 1867 e attiva in tutto il mondo, specializzata in scavi in sotterraneo.
In occasione della mostra, inoltre, il Dipartimento educativo FMAV ha avviato un progetto speciale in collaborazione con nove classi dell’Istituto Comprensivo 3 di Modena (Primarie Rodari e King e Secondaria di I grado Mattarella), in cui i bambini e i ragazzi coinvolti rielaborano alcune tematiche della ricerca dell’artista, conducendo approfondimenti sul rapporto dell’uomo con gli animali e con l’ambiente. Gli esiti di questo progetto saranno presentati in una mostra didattica che sarà allestita a Palazzo Santa Margherita in parallelo alla personale dell’artista.
Immagine di copertina
Marina Caneve, Escape-device, Copenaghen, Danimarca, 2024, da A terra tra gli animali. Progetto realizzato grazie al sostegno di Italian Council (2023)