Per la sua personale "La luce, la traccia, la forma", Fondazione Modena Arti Visive, ha invitato l’artista Mario Cresci a creare un dialogo con la mostra "L’impronta del reale. W. H. Fox Talbot alle origini della fotografia" che contemporaneamente le Gallerie Estensi, in collaborazione con FMAV, dedicano all’inventore della fotografia su carta e ai procedimenti di riproduzione delle immagini. Mario Cresci si è ispirato alle origini della fotografia come traccia creata dalla luce e ha ideato un allestimento composto da una serie di opere che evidenziano il suo interesse per l'incisione e più in generale per il "segno" che dal primo momento è stato in senso più ampio un tema costante della sua ricerca artistica.
Mario Cresci è autore, fin dagli anni Settanta, di opere eclettiche caratterizzate da una libertà di ricerca che attraversa il disegno, la fotografia, il video, l’installazione, il site specific. Il suo lavoro si è sempre rivolto a una continua investigazione sulla natura del linguaggio visivousando il mezzo fotograficocome pretesto opposto al concetto di veridicità del reale.
La mostra è realizzata in collaborazione con Gallerie Estensi.