Cosa succede quando la nostra quotidianità si popola di strumenti che non si limitano più a produrre immagini, ma “pensano” mentre lo fanno?
Dove nascono le loro visioni?
Gli sterminati archivi organizzati di immagini necessari allo sviluppo e al funzionamento di software come Midjourney o StableDiffusion raccolgono centinaia di milioni di immagini, provenienti da ogni angolo del Web e non. In altre parole, potremmo definirli un ritratto della nostra società, non diverso dal tentativo della NASA di produrre un ritratto dell’umanità con il Golden Record inviato nello spazio a bordo della sonda Voyager nel 1977. In questo senso possiamo dire che ogni volta che lavoriamo con un’applicazione come DALL-E 2 stiamo interrogando il nostro immaginario collettivo, una sorta di inconscio dove sono depositate le immagini che abbiamo visto e quelle che ci sono sfuggite, processate e rielaborate da un pensiero che non è più umano, ma è infarcito di idee, bias e limiti tutti umani.
Familiarizzare con l’intelligenza artificiale diventa allora un modo per riflettere sullo statuto dell’immagine contemporanea in una società post-verità, dove tutti possiamo contribuire alla fabbricazione della realtà. Ed è questo l’obiettivo del corso, che si raggiungerà con una combinazione di incontri frontali, discussioni ed esercizi pratici.
Il programma completo e le modalità di partecipazione e iscrizioni sono consultabili sul sito della Scuola di alta formazione di FMAV a questo LINK