Il 13 settembre 2019, giorno di apertura della diciannovesima edizione del festivalfilosofia (in programma fino al 15 settembre a Modena, Carpi e Sassuolo), Fondazione Modena Arti Visive inaugura una serie di mostre e iniziative che indagano il tema di questa edizione, persona, attraverso punti di vista differenti.
L’esposizione Solo di Luisa Menazzi Moretti, propone 28 fotografie del ciclo Solo, in cui l’artista, attraverso filtri, sovrapposizioni, fuori-fuoco, ritrae volti di uomini, donne, bambini, tutti sospesi in una dimensione a-temporale e poetica, concepita come un viaggio verso l’altrove, l’ignoto, l’ineffabile.
Sono ritratti di persone di cui nulla conosciamo, diverse tra loro per provenienza, età, condizione, e che non sembrano avere alcun legame tra loro se non l’appartenenza alla specie umana. Il filo immaginario che le accomuna è una proiezione della fotografa sui loro destini e su un momento misterioso che dalla notte dei tempi l’uomo cerca di figurarsi, quello del sottile confine tra la vita e la morte. Tra il loro sguardo e quello dello spettatore si frappongono barriere che idealmente preservano tra noi e loro un vincolo di fratellanza, ma segnano al tempo stesso un’impossibilità di condivisione. Attraverso questi ritratti di uomini, donne e bambini, la dimensione della morte non ha niente di tragico se non quella di un viaggio verso l’ignoto.
Evento collaterale nell’ambito di festivalfilosofia
Nel chiostro di Palazzo Santa Margherita, sabato 14 settembre, alle ore 22.30, si terrà l’incontro In sé fuori di sé, in cui Daniele Pittèri, direttore generale di Fondazione Modena Arti Visive, dialogherà con Vittorio Guida, Luisa Menazzi Moretti e Tommaso Mori, i tre artisti protagonisti delle mostre in corso negli spazi della Fondazione. Nel corso della serata, in linea con il tema “persona”, si affronteranno i concetti d’identità e alterità, di individuo e gruppo, di essere e apparire, presentando il pensiero degli autori attraverso le loro opere più significative.