Tra le opere più significative dell’artista belga-americana, What the Heart Wants è una sintesi efficace delle sue riflessioni sulla condizione umana nell’epoca digitale, riflettendo sul valore delle emozioni nella società contemporanea, sulla progressiva influenza delle nuove tecnologie sul nostro modo di sentire e di agire e su come la loro stessa circolazione sia in grado di influenzare le economie. Attraverso video, sculture, performance e installazioni, Cécile B. Evans (1983) esamina la capacità delle tecnologie digitali di trattenere ed evocare le emozioni umane.
Tra le voci di spicco del movimento artistico Post Internet, si impone nella scena artistica di Berlino degli anni Duemila sviluppando un corpus di lavori animati da avatar, bots e cyber simulazioni. Nel 2012 riceve l’Emdash Award per un’audioguida che incorpora una proiezione olografica 3D. Presentata per la prima volta alla Berlin Biennale del 2016, la sua opera What the Heart Wants è entrata a far parte delle collezioni di importanti musei come il Museum of Modern Art di New York, il Whitney Museum of American Art di New York e il Louisiana Museum of Modern Art di Copenhagen.
Immagine
Cécile B Evans, What the Heart Wants, 2016, still da video, courtesy l’artista
