Come tu mi vuoi è la mostra collettiva ideata dalla classe di ICON 2022 - Corso per curatori dell’immagine contemporanea della Scuola di alta formazione di FMAV, che, a conclusione del percorso formativo, ha avuto l’opportunità di confrontarsi con le opere dei grandi artisti delle prestigiose collezioni gestite e valorizzate da FMAV.
Come tu mi vuoi prende in prestito, e omaggia, il titolo dell’opera teatrale scritta da Luigi Pirandello nel 1929, per indagare il senso delle relazioni che entrano in gioco in un’immagine tra soggetto rappresentato e autore che lo rappresenta. Protagonista del dramma Pirandelliano è “L’Ignota”, una giovane donna che conosciamo solo attraverso la visione stereotipata dei personaggi che incrociano la sua strada che la identificano in base alla costruzione sociale che vorrebbero lei fosse. La sua vera identità e soggettività, come anche il suo nome, restano inafferrabili e ambigui per l’intera opera. Come nel dramma, la mostra propone una riflessione sulla originaria ambivalenza del senso dell’identità, che si viene sempre a costituire all’interno di un processo relazionale, e della sua rappresentazione in forma di immagine.
Il percorso di mostra sviluppa questi temi in due grandi sezioni attraverso opere fotografiche, video e disegni di vari artisti nazionali e internazionali selezionati dalla collezioni FMAV per l’occasione.
Nella prima sala vengono presentati i lavori di Jonny Briggs, Wong Hoy Cheong, Lilly Lulay, Giulio Paolini, Barbara Probst, Trine Søndergaard, Vivan Sundaram, Franco Vaccari, Gillian Wearing. Le opere qui presenti mettono in questione il valore della rappresentazione come prova autentica delle soggettività che raffigurano, svelando la costruzione del processo stesso del farsi immagine, attraverso l’uso di vari espedienti: travestimenti, raddoppiamenti, manipolazioni, straniamenti, svelamenti di molteplici punti di vista o annullando la soggettività autoriale.
Gli artisti selezionati per la seconda parte della mostra si riappropriano invece della loro immagine e si rappresentano per come intendono essere riconosciuti, dichiarando con forza un’identità fluida, non scontata né precostituita da istanze socio-culturali. L’esposizione emancipata e consapevole di sé, come nelle opere di Jodi Bieber, Alexandra Croitoru, Samuel Fosso, Ma Liuming, Milica Tomić, o del soggetto ritratto in Mario De Biasi, Cao Fei, Gianfranco Gorgoni, Fernand Michaud, Claudio Parmiggiani, Salvatore Spatarella, Edward Weston, spiazza l’osservatore, innescando cortocircuiti interpretativi che lo obbligano a costruire codici di lettura della realtà nuovi. Questo processo implica spesso un atteggiamento ironico che inevitabilmente sfocia in aperta denuncia (Anetta Mona Chişa & Lucia Tkáčová), o nella anonimia provocatoria (Kimsooja).
Tutte le opere esposte mettono quindi in discussione la capacità della fotografia, del disegno e del video, di parlare di se stessi, cioè di essere meta immagini, svelando i meccanismi sottesi alla loro costituzione. Con ironia e sfida Come tu mi vuoi pone la possibilità per i soggetti di assumersi il potere di ridefinire le forme tradizionali della rappresentazione, oltre i canoni e le convenzioni rintracciabili nella cultura visuale e nell’immaginario collettivo.
Per l’edizione 2022 hanno partecipato ad ICON – Corso Curatori:
Federica Benedetti, Sara Carbone, Lucia Cavallo, Sibylle Ciarloni, Gabriella Esposito, Cristina Lanzafame, Beatrice Puddu, Chiara Spaggiari, Asia Tituri.
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Immagine
Vivan Sundaram, Sisters Apart(particolare), dallaserie "Re-Take of Amrita", 2001. Courtesy of the artist & sepiaEYE